Infezione da HIV nei bambini: Nevirapina versus Lopinavir potenziato con Ritonavir


La terapia antiretrovirale basata su Nevirapina [ Viramune ] è il principale ( e spesso l‘unico ) regime disponibile per bambini che vivono in contesti con risorse limitate.

La resistenza a Nevirapina dopo l’esposizione al farmaco per la prevenzione della trasmissione da madre a bambino del virus dell’immunodeficienza umano ( HIV ) è comune, un problema che ha portato alla raccomandazione di Lopinavir potenziato con Ritonavir [ Kaletra ] in questi contesti.

Indipendentemente da una precedente esposizione a Nevirapina, la performance di Nevirapina versus Lopinavir potenziato con Ritonavir nei bambini non è stata stabilita con precisione.

In uno studio randomizzato condotto in 6 Paesi africani e in India, sono stati confrontati gli inizi del trattamento per HIV con Zidovudina, Lamivudina e Nevirapina o Lopinavir potenziato con Ritonavir in bambini con infezione da virus HIV, di età compresa tra 2 e 36 mesi e senza precedente esposizione a Nevirapina.

L’endpoint primario era il fallimento virologico o l’interruzione del trattamento entro la settimana 24 dello studio.

In totale, 288 bambini sono stati arruolati; la percentuale mediana di cellule T CD4+ T è stata del 15% e il livello plasmatico mediano di RNA di HIV di tipo 1 ( HIV-1 ) è stato pari a 5.7 log(10) copie per millilitro.

La percentuale di bambini che ha raggiunto l’endpoint primario è risultata significativamente maggiore nel gruppo Nevirapina che in quello Lopinavir potenziato con Ritonavir ( 40.8% vs 19.3%; P inferiore a 0.001 ).

Tra i bambini trattati con Nevirapina con fallimento virologico per i quali erano disponibili dati relativi alla resistenza, oltre la metà ( 19 su 32 ) ha mostrato resistenza al momento del fallimento virologico.

Inoltre, il tempo all’endpoint di tossicità definito dal protocollo è risultato più breve nel gruppo Nevirapina ( P=0.04 ), così come il tempo al decesso ( P=0.06 ).

In conclusione, gli esiti sono risultati superiori con Lopinavir potenziato con Ritonavir nei bambini senza precedente esposizione a Nevirapina.

I fattori che potrebbero aver contribuito a ottenere risultati subottimali con Nevirapina includono un’elevata carica virale al basale, la selezione per resistenza a Nevirapina, un regime background con inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa ( NRTI ) e la strategia standard di ramp-up ( aumento progressivo ) per il dosaggio. ( Xagena_2012 )

Violari Aet al, N Engl J Med 2012; 366:2380-2389



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