Pazienti con infezione da HIV, trattati con inibitori della proteasi: Crestor per il trattamento della ipercolesterolemia


La terapia HAART ( terapia antiretrovirale altamente attiva ), che comprende gli inibitori della proteasi, è associata in modo indipendente ad un anormale profilo lipidico.
Studi hanno mostrato un aumentato rischio di complicanze cardiovascolari nei pazienti con prolungata esposizione alla terapia HAART.
 
Ricercatori dell’Università di Bologna, hanno compiuto uno studio prospettico, in aperto, con l’obiettivo di valutare il ruolo di differenti statine nel trattamento dell’ipercolesterolemia associata agli inibitori della proteasi.
 
Un totale di 94 pazienti adulti in trattamento con terapia antiretrovirale basata sugli inibitori della proteasi da almeno 12 mesi, e che presentavano ipercolesterolemia ( livello di colesterolo totale maggiore di 250 mg/dl ) di durata non-inferiore a 3 mesi e non-responsivi ad una dieta ipolipidemica e all’esercizio fisico, sono stati assegnati in modo casuale ad un trattamento ipocolesterolemizzante con Rosuvastatina ( 10 mg, 1 volta die; Crestor ), Pravastatina ( 20 mg, 1 volta die; Selectin ), Atorvastatina ( 10 mg, 1 volta die; Torvast ).
 
Il periodo osservazionale è stato di 1 anno.

Tra gli 85 pazienti che hanno completato lo studio, la Rosuvastatina è stata impiegata in 26 casi, la Pravastatina in 31 e l’Atorvastatina in 28.
 
Dopo 1 anno di trattamento, le statine hanno prodotto una riduzione media del 21.2% e del 23.6%, rispetto ai valori basali di colesterolo totale e di colesterolo LDL, rispettivamente ( p=0.002 ).
 
La riduzione media della concentrazione di colesterolo totale è risultata significativamente maggiore con la Rosuvastatina ( 25.2% ) che con la Pravastatina ( 17.6%; p=0.01 ) e l’Atorvastatina ( 19.8%; p=0.03 ).
 
Nel corso di 12 mesi di trattamento, tutte le statine somministrate, hanno mostrato un profilo di tollerabilità favorevole, senza modificare la carica virale di HIV. La Rosuvastatina è risultata più efficace delle altre statine nel ridurre i livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL. ( Xagena_2008 )
 
Calza L et al, Curr HIV Res 2008; 6: 572-578



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