Pazienti con e senza infezione da HIV: terapia ipolipemizzante di nuova prescrizione


Gli agenti antiretrovirali, in particolare gli inibitori della proteasi, possono influenzare in maniera negativa i livelli lipidici in pazienti con infezione da virus dell’immunodeficienza acquisita ( HIV ); tuttavia non è noto se la dislipidemia associata a HIV sia più complessa da trattare.

I Ricercatori del Kaiser Permanente Northern California, a Oakland negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio retrospettivo per confrontare l’efficacia e la sicurezza della terapia ipolipemizzante in pazienti con e senza infezione da HIV.

Lo studio, condotto tra il 1996 e il 2005, ha coinvolto 829 pazienti con infezione da HIV e 6941 soggetti senza tale infezione, che avevano intrapreso una terapia per abbassare la lipidemia per via degli elevati livelli di colesterolo o trigliceridi.

Le principali misure di esito erano il cambiamento nei livelli lipidici entro 12 mesi e gli eventi avversi epatici e muscolari, sia clinici sia di laboratorio.

Rispetto ai pazienti senza infezione da HIV, i soggetti con l’infezione che hanno iniziato la terapia con statine hanno mostrato una minore riduzione nei livelli di colesterolo LDL, ( 25.6% vs 28.3%; P=0.001 ).

I pazienti con infezione da HIV che hanno iniziato la terapia con Gemfibrozil ( Lopid ) hanno mostrato riduzioni significativamente inferiori nei livelli dei trigliceridi rispetto ai pazienti senza infezione ( 44.2% vs 59.3%; P<0.001 ), e le riduzioni con Gemfibrozil sono risultate variabili in base alla classe di terapia antiretrovirale: 44.0% ( P=0.001 ) in pazienti che hanno ricevuto solo inibitori della proteasi; 26.4% ( P<0.001 ) in pazienti che hanno ricevuto inibitori della proteasi e inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa ( NNRTI ); e 60.3% ( P=0.94 ) in quelli trattati solo con NNRTI.

La rabdomiolisi è stata diagnosticata in 3 pazienti con infezione da HIV e in 1 senza infezione, mentre non sono stati osservati casi clinicamente riconosciuti di miosite o miopatia.

Il rischio di eventi avversi di laboratorio è risultato basso ( inferiore al 5% ), seppur aumentato in pazienti con infezione da HIV.

In conclusione, lo studio ha rilevato che la dislipidemia, e in particolare l’ipertrigliceridemia, è stata più difficile da trattare nei pazienti con infezione da HIV rispetto alla popolazione generale.
Tuttavia, i pazienti con infezione da HIV in trattamento con terapia antiretrovirale basata su NNRTI e Gemfibrozil hanno mostrato risposte legate ai livelli di trigliceridi simili a quelle dei pazienti senza infezione da HIV. ( Xagena_2009 )

Silverberg MJ et al, Ann Intern Med 2009; 150: 301-313



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