Pazienti con anticorpi anti-HIV-1: la terapia antiretrovirale basata sugli inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa meno efficace di quella con inibitori della proteasi


L'obiettivo di questo studio è stato quello di confrontare l'efficacia clinica di regimi triplici anti-retrovirali basati sugli inibitori della proteasi e sugli inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa ( NNRTI ) , in pazienti adulti positivi agli anticorpi contro HIV-1.

Sono stati analizzati 14 studi clinici , che hanno coinvolto 6785 pazienti.

La maggior parte dei pazienti era stata trattata con un inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa ( NRTI ) e presentava al basale un'avanzato stato di immunodeficienza.
Un totale di 1096 pazienti ha sviluppato l'AIDS o è morto.

Sette studi clinici hanno valutato i triplici regimi basati sugli inibitori della proteasi,ed altri 7 hanno valutato i triplici regimi basati sugli inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa ( Nevirapina e Delavirdina ).

La triplice terapia si è dimostrata più efficace della duplice terapia.

L'effetto è risultato pronunciato per i regimi basati sull'inibitore della proteasi ( OR= 0.49 ), e non significativo per i regimi basati sull'inibitore non-nucleosidico della trascrittasi inversa ( OR= 0.90 ).
Con i regimi basati su NNRTI si sono osservati più ridotti aumenti del numero di cellule CD4 ed una minore soppressione della replicazione virale.

Nei pazienti con immunodeficienza avanzata, che sono stati esposti a inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa ( NRTI ) , il triplice regime basato sull'inibitore della proteasi è più efficace degli NNRTI Nevirapina e Delavirdina. ( Xagena_2004 )

Yazdanpanah Y et al, BMJ 2004;328:249



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